Soviet_Mario
2022-06-10 13:54:56 UTC
Riuscite a scrivere SENZA ?
Io no, zero assoluto (però solo nella "composizione", se
scrivo per altre ragioni più triviali è indifferente).
Tuttavia ho scoperto che il tipo di musica è più critico
anche sotto il punto di vista "tematico", cioè mi ispira
meglio se la musica è intonata all'umore del pezzo.
In generale (90 %) sento classica, meglio se strumentale, ma
i requiem anche cantati.
I più gettonati sono pezzi grossi come Bruckner, Dvorak,
Brahms, Mahler, Sibelius, Schuman, Rachmaninov e meno grossi
come Cherubini, Fauré, Durufle, Arvo Part.
Beethoven (anche un po' Mahler è in una zona grigia per cui
alcuni pezzi si adeguano, altri cominciano a interferire), e
idem Berlioz.
*BACH* ... Bach è un mistero ed è la ragione di questo post.
Prima di "postare" tuttavia ho provato anche altri
"organisti" (Theleman, Buxteude o come si scrive) e sono
nella stessa barca.
Allora, torniamo a Bach : mi rende IMPOSSIBILE concentrarmi
sulla scrittura, anche se non tutto allo stesso modo. I
concerti Brandeburghesi li posso ascoltare, le FUGHE NO. È
come una calamita inesorabile che mi attira sulla struttura
musicale.
Non ci avevo mai fatto caso e ho voluto indagare sul PERCHÈ
succede ?
Io non so leggere la musica e non ho abilità "analitiche"
razionali sulla sua struttura, neppure da autodidatta.
Dico questo perché vidi dei doc. in cui si esaminavano le
risonanze magnetiche funzionali (fNMR imaging) di persone
intente ad ascoltare musica, confrontando in particolare le
persone che, pur amanti della stessa, non avessero cultura
musicale "sintattica", strutturale, con persone con la
massima cultura, i Direttori d'Orchestra.
Le prime, più numerose, all'ascolto attivano quasi solo il
"cervello DESTRO", quello creativo-artistico (e strutture
emozionali, se il caso).
Questa attività permane anche ai Diretori d'Orchestra, ma in
costoro si attivano anche aree del LINGUAGGIO del cervello
SINISTRO (tipo Aree di Broca e Wernicke) che negli altri
sono inattive.
Ciò perché CAPISCONO la struttura della musica come sintassi
di una lingua in sé, la analizzano e la scompongono in modo
razionale.
Sapendo questo, quindi ho fatto qualche sorta di ipotesi
relativa a Bach ed agli organisti "contrappuntisti".
1) timbricamente, è possibile che i toni usati dall'organo
nelle fughe abbiano più somiglianza con la voce umana ? E
che interferiscano per quella ragione ? Col violino però non
mi succede.
2) presentano un mix di due caratteristiche : una struttura
interna contemporaneamente semplice (suoni "staccati" e non
blended come in grandi orchestre, che invogliano alla
percezione analitica invece che "corale" ed olistica) ma al
contempo troppo complessa : il contrappunto in particolare
ti "depista" su più ritmi intrecciati, in una sorta di
frastornamento. È come se pretendesse di avere più cervelli
in parallelo capaci di ascoltare più discorsi simili e di
capirli.
In definitiva Bach mi COSTRINGE a tentare di seguirlo e poi
mi beffa con la sua complessità che trascende la mia
capacità di tenergli dietro. Sembrerebbe che possa, ancorché
incolto musicalmente, cercare di farsi comprendere ad un
livello più "linguistico" che sonoro.
Non che non mi piaccia, in realtà lo adoro, ma mi crea
fatica e mi getta in uno stato inerte in cui TUTTA la mia
attenzione è attirata nel suo vortice, e se anche mi
costringo a leggere (non dico scrivere !) capisco poco o
niente di quel che leggo. Sembrerebbe quindi un po' in grado
di irrompere a forza brutta nelle stesse aree del cervello
insolitamente inattive nell'"incolto".
Boh.
Stravinskj non so, tende a distrarmi come lui, spesso, lo
trovo complesso ed imprevedibile.
Ah, tra la non classica (fino a un certo punto), mi sono
preso di brutto coi TWO STEPS FROM HELL. Definirla classica
o meno diventa sfumato cmq.
--
1) Resistere, resistere, resistere.
2) Se tutti pagano le tasse, le tasse le paga
Io no, zero assoluto (però solo nella "composizione", se
scrivo per altre ragioni più triviali è indifferente).
Tuttavia ho scoperto che il tipo di musica è più critico
anche sotto il punto di vista "tematico", cioè mi ispira
meglio se la musica è intonata all'umore del pezzo.
In generale (90 %) sento classica, meglio se strumentale, ma
i requiem anche cantati.
I più gettonati sono pezzi grossi come Bruckner, Dvorak,
Brahms, Mahler, Sibelius, Schuman, Rachmaninov e meno grossi
come Cherubini, Fauré, Durufle, Arvo Part.
Beethoven (anche un po' Mahler è in una zona grigia per cui
alcuni pezzi si adeguano, altri cominciano a interferire), e
idem Berlioz.
*BACH* ... Bach è un mistero ed è la ragione di questo post.
Prima di "postare" tuttavia ho provato anche altri
"organisti" (Theleman, Buxteude o come si scrive) e sono
nella stessa barca.
Allora, torniamo a Bach : mi rende IMPOSSIBILE concentrarmi
sulla scrittura, anche se non tutto allo stesso modo. I
concerti Brandeburghesi li posso ascoltare, le FUGHE NO. È
come una calamita inesorabile che mi attira sulla struttura
musicale.
Non ci avevo mai fatto caso e ho voluto indagare sul PERCHÈ
succede ?
Io non so leggere la musica e non ho abilità "analitiche"
razionali sulla sua struttura, neppure da autodidatta.
Dico questo perché vidi dei doc. in cui si esaminavano le
risonanze magnetiche funzionali (fNMR imaging) di persone
intente ad ascoltare musica, confrontando in particolare le
persone che, pur amanti della stessa, non avessero cultura
musicale "sintattica", strutturale, con persone con la
massima cultura, i Direttori d'Orchestra.
Le prime, più numerose, all'ascolto attivano quasi solo il
"cervello DESTRO", quello creativo-artistico (e strutture
emozionali, se il caso).
Questa attività permane anche ai Diretori d'Orchestra, ma in
costoro si attivano anche aree del LINGUAGGIO del cervello
SINISTRO (tipo Aree di Broca e Wernicke) che negli altri
sono inattive.
Ciò perché CAPISCONO la struttura della musica come sintassi
di una lingua in sé, la analizzano e la scompongono in modo
razionale.
Sapendo questo, quindi ho fatto qualche sorta di ipotesi
relativa a Bach ed agli organisti "contrappuntisti".
1) timbricamente, è possibile che i toni usati dall'organo
nelle fughe abbiano più somiglianza con la voce umana ? E
che interferiscano per quella ragione ? Col violino però non
mi succede.
2) presentano un mix di due caratteristiche : una struttura
interna contemporaneamente semplice (suoni "staccati" e non
blended come in grandi orchestre, che invogliano alla
percezione analitica invece che "corale" ed olistica) ma al
contempo troppo complessa : il contrappunto in particolare
ti "depista" su più ritmi intrecciati, in una sorta di
frastornamento. È come se pretendesse di avere più cervelli
in parallelo capaci di ascoltare più discorsi simili e di
capirli.
In definitiva Bach mi COSTRINGE a tentare di seguirlo e poi
mi beffa con la sua complessità che trascende la mia
capacità di tenergli dietro. Sembrerebbe che possa, ancorché
incolto musicalmente, cercare di farsi comprendere ad un
livello più "linguistico" che sonoro.
Non che non mi piaccia, in realtà lo adoro, ma mi crea
fatica e mi getta in uno stato inerte in cui TUTTA la mia
attenzione è attirata nel suo vortice, e se anche mi
costringo a leggere (non dico scrivere !) capisco poco o
niente di quel che leggo. Sembrerebbe quindi un po' in grado
di irrompere a forza brutta nelle stesse aree del cervello
insolitamente inattive nell'"incolto".
Boh.
Stravinskj non so, tende a distrarmi come lui, spesso, lo
trovo complesso ed imprevedibile.
Ah, tra la non classica (fino a un certo punto), mi sono
preso di brutto coi TWO STEPS FROM HELL. Definirla classica
o meno diventa sfumato cmq.
--
1) Resistere, resistere, resistere.
2) Se tutti pagano le tasse, le tasse le paga